lunedì 9 marzo 2015

Langhe, Roero e Monferrato ... lo scenario perfetto per un matrimonio da sogno

Oggi il mio pensiero va alle Langhe che come tanti angoli del Piemonte possono essere lo scenario perfetto per un matrimonio da sogno....
Distese collinari a perdita d'occhio, antichi borghi e castelli arroccati, un susseguirsi di dolci pendii  coltivati a vite i cui filari disegnano rigorose geometrie: sono questi i magnifici scenari delle Langhe, del Roero e del Monferrato, divenute Patrimonio dell'Umanità. 
Questi paesaggi meravigliosi si prestano per allestimenti unici per le vostre nozze che possiamo condividere insieme presso il mio laboratorio Petali e Sogni. (www.petaliesogni.com)
Notissima meta enogastronomica, le Langhe appartengono a un mondo letterario di notevole rilievo: luogo fisico, ma soprattutto spazio narrativo nel quale sono state ambientate le storie di Cesare Pavese, di Beppe Fenoglio di Davide Lajolo .
 Ancora una volta, però, il quadro appare riduttivo: le Langhe non sono solo cultura alimentare e nemmeno solo panorama letterario, come mostra questo piccolo itinerario attraverso i castelli langaroli.
Partendo da Alba, città dalle cento torri, si raggiunge Pollenzo dove il complesso, residenza reale voluta da Carlo Alberto come esempio di tenuta agricola modello, è diventato sede della prima Accademia del Gusto in Italia.
Da Pollenzo si procede per il Castello di Serralunga d’Alba, già proprietà dei Falletti di Barolo, uno dei meglio conservati esempi di castello nato come difensivo e indi tramutato in confortevole residenza signorile, caratterizzato da un notevole slancio verticale. Non meno slanciate le torri di Barbaresco, costruita a pianta quadrata - originariamente inserita nel complesso difensivo del castello - e quella di Murazzano, edificata nel XIII secolo, in posizione fortemente panoramica. Si tratta solo di alcuni dei molti castelli e lacerti di castelli che punteggiano il panorama langarolo. Impossibile infatti dimenticare il Castello Cavour di Grinzane Cavour che domina sui vigneti che Camillo Benso per primo potenziò come centro di produzione dei grandi vini di Langa. Poco distante, attraversando le colline che Cesare Pavese definiva “il mare dei Sargassi della sua giovinezza”, si incontra, protetto da un anfiteatro di colline, il Castello di Barolo; notevolmente riplasmato e definito nella sua conformazione attuale nel corso dell’Ottocento, il castello ospita, dall’autunno 2009, il Museo del vino realizzato su progetto di François Confino, il creatore delle scenografie del Museo del Cinema di Torino.
 Il Castello di Govone, viceversa, fra le più belle dimore del Piemonte, presenta al visitatore, nelle sale come nell’ampio parco, i tratti di una residenza regia, ampiamente segnata dal soggiorno sovrano. Merita una visita anche Roddi, con la torre decorata che sovrasta un prezioso giardino; legato invece a due figure letterarie di spicco, Vittorio Alfieri e Beppe Fenoglio, è il Castello di Magliano Alfieri, un’imponente riplasmazione barocca che l’autore de Il partigiano Johnny riconosce nelle: "erte guazzose tenebre del crinale di Magliano". Il percorso dei castelli langarioli si conclude con Mango, parte integrante della Comunità Collinare dei “Sei in Langa” - Neive, Camo, Castiglione Tinella, Neviglie, Treiso e Barbaresco - compresa fra la Langa del moscato e quella del barbaresco, contrassegnato dalla confortevole residenza signorile ricavata tra XVI e XVII secolo sulle scarse rovine di un fortilizio medievale.
(Indicazioni tratte dal web).
 

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