Oggi il mio pensiero va alle Langhe che come tanti angoli del Piemonte possono essere lo scenario perfetto per un matrimonio da sogno....
Distese collinari a
perdita d'occhio, antichi borghi e castelli arroccati, un susseguirsi di dolci
pendii coltivati a vite i cui filari disegnano rigorose geometrie: sono questi
i magnifici scenari delle Langhe, del Roero e del Monferrato, divenute
Patrimonio dell'Umanità.
Questi paesaggi meravigliosi si prestano per allestimenti unici per le vostre nozze che possiamo condividere insieme presso il mio laboratorio Petali e Sogni. (www.petaliesogni.com)
Notissima meta enogastronomica, le Langhe
appartengono a un mondo letterario di notevole rilievo: luogo fisico, ma
soprattutto spazio narrativo nel quale sono state ambientate le storie di Cesare
Pavese, di Beppe Fenoglio di Davide Lajolo .
Ancora una
volta, però, il quadro appare riduttivo: le Langhe non sono solo cultura
alimentare e nemmeno solo panorama letterario, come mostra questo piccolo
itinerario attraverso i castelli langaroli.
Partendo da Alba, città
dalle cento torri, si raggiunge Pollenzo
dove il complesso, residenza reale voluta da Carlo Alberto come esempio di
tenuta agricola modello, è diventato sede della prima Accademia del Gusto in
Italia.
Da Pollenzo si procede per il Castello di Serralunga d’Alba, già proprietà dei Falletti di Barolo, uno dei meglio
conservati esempi di castello nato come difensivo e indi tramutato in
confortevole residenza signorile, caratterizzato da un notevole slancio
verticale. Non meno slanciate le torri di Barbaresco,
costruita a pianta quadrata - originariamente inserita nel complesso difensivo
del castello - e quella di Murazzano,
edificata nel XIII secolo, in posizione fortemente panoramica. Si tratta solo di
alcuni dei molti castelli e lacerti di castelli che punteggiano il panorama
langarolo. Impossibile infatti dimenticare il Castello Cavour di Grinzane Cavour che domina sui vigneti che Camillo Benso per primo
potenziò come centro di produzione dei grandi vini di Langa. Poco distante,
attraversando le colline che Cesare Pavese definiva “il mare dei Sargassi della
sua giovinezza”, si incontra, protetto da un anfiteatro di colline, il Castello di Barolo; notevolmente riplasmato e definito nella sua conformazione
attuale nel corso dell’Ottocento, il castello ospita, dall’autunno 2009, il
Museo del vino realizzato su progetto di François Confino, il creatore delle
scenografie del Museo del Cinema di Torino.
Il Castello di Govone, viceversa, fra le più belle dimore del Piemonte, presenta al
visitatore, nelle sale come nell’ampio parco, i tratti di una residenza regia,
ampiamente segnata dal soggiorno sovrano. Merita una visita anche Roddi, con
la torre decorata che sovrasta un prezioso giardino; legato invece a due figure
letterarie di spicco, Vittorio Alfieri e Beppe Fenoglio, è il Castello di Magliano Alfieri, un’imponente riplasmazione barocca che l’autore de Il
partigiano Johnny riconosce nelle: "erte guazzose tenebre del crinale di
Magliano". Il percorso dei castelli langarioli si conclude con Mango, parte
integrante della Comunità Collinare dei “Sei in Langa” - Neive, Camo,
Castiglione Tinella, Neviglie, Treiso e Barbaresco - compresa fra la Langa del
moscato e quella del barbaresco, contrassegnato dalla confortevole residenza
signorile ricavata tra XVI e XVII secolo sulle scarse rovine di un fortilizio
medievale.
(Indicazioni tratte dal web).
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